Nemicamatissima: chi vince è Heather

Venerdì 2 e sabato 3 dicembre è andato in onda su Rai1, in prima serata, lo show televisivo Nemicamatissima che, nei promo che lo avevano preceduto, avrebbe dovuto non tanto celebrare, in una sorta di operazione nostalgia, la carriera delle due show girl televisive Lorella Cuccarini e Heather Parisi, quanto sfruttarne il mai sopito potenziale artistico per mettere su uno spettacolo contemporaneo, fatto di ospiti, musica e dialoghi scoppiettanti.

Il programma ha avuto ascolti che dal 20,4% di share della prima puntata sono scivolati verso il 17,5% e, nonostante le premesse sopra citate, non ha certo rappresentato quell’alto momento di spettacolo che ci si era aspettati.

A parte un profondo monologo della Parisi sulla vecchiaia, le rughe e la vita e uno sulla diversità, la scena non ha saputo andare oltre ai pochissimi e stringati dialoghi fra lei e la Cuccarini (sempre di corsa), ad alcuni playback e a reticenti balletti ripresi velocemente, con la scena spesso rovinosamente tagliata (talmente tanto da restituire, in alcuni momenti, il fastidio nel guardarla), le inquadrature a mezzo busto e un baillame di ballerini capaci solo di rivelare una certa staticità nelle sue showgirl (anche se in alcuni momenti l’americana si muove più dell’italiana) e una scarsa attenzione della telecamera per coreografie e movimenti.

La stessa Parisi ha detto la sua sullo show, e sui suoi retroscena, in un lungo e educato intervento sul suo blog (qui) in cui ha spiegato il suo disagio nel non essersi potuta esprimere adeguatamente nel programma.

Senza entrare nelle dinamiche di backstage, si può senza dubbio affermare che il risultato sia stato un prodotto televisivo di medio-bassa qualità, con le conduttrici capitate come per caso sulla scena: lo sguardo di Heather Parisi profondo, e desideroso di “dire” qualcosa, mozzato dall’ansimare caratteristico di Lorella Cuccarini, le scene troppo ampie e a tratti nude, un’impietosa regia, un pubblico in studio lontano e dal retrogusto finto. Triste come un Family Day in un giorno di scirocco.

La voglia di parlare, di dire e di esprimersi nel volto di Heather Parisi sono di certo la punta del programma, troppo poco per aggiudicare a quest’ultimo più di una cauta sufficienza, ma di sicuro abbastanza per premiare una personalità e un viso, quello della Parisi, che meriterebbe di più.