Martirio, Islam e Nichilismo. Dinamite dello spirito: uno “scomodo” saggio (Aquilegia Edizioni)di Navid Kermani (Anno III, n. 28, 28 aprile 2008)

Tre storie per rileggere la Storia, ovvero, come disse Simone de Beauvoir, “non appena si tocca un mito, sono in pericolo tutti i miti”. Anche quello di Osama Bin Laden. Navid Kermani, giovane e poliedrico intellettuale tedesco di origini iraniane, ci propone di studiare la storia per rileggere l’iconografico presente di sangue che ci vendono i networks targati Usa. Questa la sua sfida ermeneutica: dopo la tragedia dell’11 settembre 2001, ha deciso di mettere a frutto la propria doppia identità culturale come strumento per cercare una risposta all’incomprensibile gesto di Mohammad Atta e degli altri attentatori, in gran parte giovani colti e benestanti, in alcuni casi apparentemente ben integrati nelle cosiddette Medine d’Europa.