Keep calm and be unstylish. Le tre cose “non” alla moda da fare a Pasquetta.

Sul web abbondano i consigli sulle cose da fare il giorno di Pasquetta. Chi consiglia di allontanarsi con gli amici in località sconosciute ed esotiche, chi di appoggiarsi a un ristorante per non toccare nemmeno una pentola a casa, chi ancora suggerisce di vivere la città nella sua “nudità”, priva di traffico e pronta a rivelare al meglio le sue bellezze storiche.
Un profluvio di elenchi con le cose più belle del mondo, i luoghi più divertenti o lepietanze più gustose mettono in evidenza una società sclerotizzata fra le etichette del divertimento proposte dal mercato: “Se non ti diverti sei out”, “Se non trascorri il tuo tempo libero in un certo modo sei come il risvoltino al pantalone senza la calza”.

È spesso tutto un tentativo di essere à la page e, scoccia dirlo, mai una questione di stare bene. Si chiama stress da vacanza, la cerchiamo perfetta e ce la ritroviamo abbozzata, spesso non è in grado di reggere il confronto con quella degli amici, dei parenti e dei colleghi.

Libri, film e cibo. Il benessere al primo posto.

Noi abbiamo deciso di andare contro, di fregare il sistema (anche se il verbo non è proprio quello), di darvi tre dritte per non essere alla moda in occasione di queste brevissime vacanze pasquali 2016. Nella vostra pausa caffè del martedì dopo Pasquetta in ufficio, fra un “Sharm era bellissima”, un “l’agriturismo era perfetto” e un “i massaggi alla SPA erano super!”, il vostro resoconto sarà come un paio di infradito allaprima della Scala, ma voi ne sarete soddisfatti.

Un hashtag per ogni vacanza.

La mattina di Pasquetta, verso le dieci e mezza, alzatevi dal letto in tutto relax, alzate l’avvolgibile della vostra finestra e contemplate il cielo. Se promette pioggia, afferrate la tazzina del caffè, mettetevi comodi sul divano con il vostro cane e iniziate a leggere il romanzo di cui avevate interrotto la lettura perché non avevate tempo. Il viaggio attraverso i libri è la cosa migliore.
Personalmente vi consiglio “Strane creature” di Tracy Chevalier (edito da Neri Pozza). Ambientato nel 1811 a Lyme, un piccolo villaggio sulla costa meridionale inglese, racconta la storia delle sorelle Philpot e della povera e intelligente Mary Anning, la figlia dell’ebanista, prima a scoprire il cranio di un ittiosauro sulle coste di quella che oggi è definita la Jurassic Coast.
Hashtag: #vacanzaculturale

La sera dedicatela a un film, da poco ho rivisto “Nessuno mi può giudicare” (2011), diretto da Massimiliano Bruno e interpretata da Paola Cortellesi. Vedere Roul Bova che recita davvero rappresenterà un fattore di novità che di certo contribuirà a rendere la vostra Pasquetta memorabile.
Hashtag: #vacanzacinematografica

Se invece il sole vi saluta dalla finestra, dopo un’abbondante colazione a base di uovo di cioccolata (di sicuro ne sarà rimasto un po’ dal giorno prima), mettete in un contenitore lapasta al forno di mamma o gli avanzi di maialetto arrosto cotto da papà e dirigetevi aMonte Urpinu verso l’ora di pranzo. A parte qualche famigliola, il silenzio e la pace della natura saranno in grado di farvi trascorrere un paio d’ore di totale relax.
Il giorno dopo potrete sempre dire di esservi deliziati durante un’intensa sessione di birdwatching o di aver trascorso la mattina ad allestire un simpatico picnic che nemmenoAnna Wintour potrebbe rimproverarvi. Il tutto senza nemmeno l’ombra dello stress da traffico da rientro.
Hashtag: #vacanzaecosostenibile

Mi raccomando, siate terribilmente “non” alla moda. A quanto pare è l’unico modo per divertirsi davvero.