Fotografare Cagliari. Marcello Treglia dalla tecnica all’ispirazione. Passando per il SEO.

Fotografare la città in cui si vive è spesso un gesto a valenza doppia, manifesta senza dubbio l’amore che si prova per la propria città e offre un’opportunità a noi di vivere al meglio la realtà urbana che ci circonda. 

L’arte di fotografare, dai primi esperimenti nel secolo romantico fino al grande salto nel mondo della fotografia digitale, ha compiuto passi da gigante e offre a noi la possibilità non solo di immortalare il nostro soggetto preferito, pressochè a costo zero, eccettuato il costo del macchinario, ma anche di diffondere i nostri scatti, e il nostro “sguardo”, presso un pubblico di persone molto ampio.

Questo grazie a internet e specialmente ai social network. Alcuni di essi permettono di inserire anche fotografie, altri si basano esclusivamente sul concetto di immagine come nucleo comunicativo. E’ il caso di Flickr, Pinterest e Instagram, da cui sembra essersi fatto conquistare recentemente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inaugurato il canale @Quirinale e ha incontrato il fondatore del social network fotografico Kevin York Systrom per annunciare l’iniziativa #emptyquirinale che il 2 giugno sarà dedicata al Palazzo per 70 anni della Repubblica Italiana. 

Abbiamo incontrato Marcello Treglia, fotografo freelance e Still life Specialist con una passione per l’ambito food e tessuti e un grande amore per la città di Cagliari che spesso cattura con la sua fedele macchina fotografica. 

Lei ha spesso fotografato svariati luoghi, angoli e momenti di Cagliari e del sud Sardegna. Ci può dire due posti dove consiglia di andare per fare la foto più bella e sorprendente? 

In Sardegna non mancano i luoghi dove scattare e rimanere affascinati e incantati. Due luoghi che consiglierei sono Villasimius (Torre di Porto Giunco e Punta Molentis) e il sempre meraviglioso Poetto. Anche nei principali parchi cittadini, in base alle ore del giorno, potreste rischiare di immortalare veri e propri miracoli di colore.

Tecnica o creatività? La fotografia è, come tutte le arti, frutto di entrambe. Cosa è più importante per lei? 

La creatività in assoluto, infatti rende la fotografia speciale e unica. La mia passione per la tecnica dello still life ne è la prova, questa tipologia deve assolutamente avere creatività al cento per cento. 

Recentemente un suo scatto, che ritrae una lampada di una nota azienda specializzata nel design applicato agli accessori per l’illuminazione, è stato pubblicato su un social network riscuotendo grande apprezzamento. La potenza di internet coinvolge la diffusione delle immagini e spesso ne determina il successo. 

Lei si occupa di SEO: come catalogare al meglio un’immagine su un repository web perché poi il motore di ricerca premi gli sforzi del fotografo? 

Prima di tutto dare un nome chiaro e descrittivo al file della fotografia e assegnare i tag alle foto, metadati/etichette in grado di marcare in modo chiaro quanto si mette online, fondamentali per una corretta indicizzazione nei più importanti motori di ricerca. 

Non solo tanta ispirazione e polso fermo, dunque, ma anche tanto rigore nell’uso dei metadati. Buona fotografia a tutti!