Crazy for Nic. Patty Pravo fra successi, rap e un pubblico giovane.

Quella che da molti viene definita la “minaccia bionda”, per via della sua assoluta libertà, mista a rigore, nell’interpretare il palco, approda a Cagliari il 29 aprile con una data del suo tour “Eccomi”. Noi di CagliariEventi24 abbiamo coinvolto Patty Pravo in una chiacchierata parlando di musica, arte e tanto altro.

Da ragazza del Piper a star della musica italiana, da fenomeno musicale degli anni Sessanta e Ottanta ad artista più cercato su Google.

Cinquanta frizzanti anni che hanno fatto di Patty Pravo l’icona assoluta di un pubblico variegato in cui i giovani occupano una grossa fetta dimostrando giorno dopo giorno, specialmente sui social, entusiasmo e affetto. Nicola Strambelli è considerata da moltiicona di stile: voce inconfondibile, repertorio ormai “mitologico”, ricordiamo per i più distratti La bambola, Tutt’al più, Ragazzo triste e Pazza idea, e stile da vendere hanno fatto dell’artista una leonessa incontrastata (la sua carriera).

Nicoletta, grazie infinite per averci concesso un po’ del tuo tempo. Ci vedremo a Cagliari fra qualche giorno…
Grazie a te, figurati. Eh si, a fine aprile sono a Cagliari!

Cinquanta sfolgoranti anni di carriera. Com’è affrontare una nuova sfida, con un nuovo – bellissimo – album e un nutrito tour?
Innanzitutto cinquant’anni me li hanno ricordati. Non è che io mi sia messa a contare! Mi fa piacere, in occasione di questo anniversario, avere un disco molto bello. Non lo dovrei dire io, ma lo dicono tutti, lo dici anche tu, quindi per me va bene. Ma non ci fermiamo qui, faremo anche un tour, molto bello pure lui, in molte città. Va avanti tutto, e questo è senza dubbio molto stimolante.

Nell’album “Eccomi” leggo nomi importanti. Fra i tanti cito Giuliano Sangiorgi (A parte te), Tiziano Ferro (Per difenderti da me), Gianna Nannini (Possiedimi), Samuel Romano dei Subsonica (Se) e Rachele Bastreghi, dei Baustelle, con la canzone Ci rivedremo poi.

Il rapporto con il mondo dei giovani si esprime con le collaborazioni e anche attraverso la tua presenza su social ufficiali la cui gestione è assidua e accurata. Cosa ci dici in merito?
Per me è importante il rapporto con il mondo contemporaneo, i giovani li vedo negli store, durante i tour promozionali. Sono tanti e mi seguono, e questo non può che farmi piacere. Vorrà dire che questo album attira i giovani.

Forse il tuo essere icona senza fossilizzarsi in un’immagine può aver aiutato i giovani a sentirti vicina. Il cambiamento d’altronde è sempre stato uno dei tuoi aspetti salienti.
Non potevo dirlo io ma lo hai detto tu (ride). E questo va benissimo!

Una domanda sul rap: Fred De Palma al Festival di Sanremo 2016 ha realizzato con te una versione speciale di Tutt’al più, Emis Killa, sempre nell’ultimo album, duetta con te in un brano dal titolo “Non siamo eroi”. Cosa ne pensi del rap?
Penso che il rap ci lasci la libertà di dire molte più cose che in una canzone normale, con le sue melodie tradizionali. Il rap è molto più libero. Lo dimostra la versione di Tutt’al più fatta da Fred De Palma. Abbiamo dimostrato che un rapper può scrivere una poesia.

Un messaggio per chi ti ascolta da tempo e per chi, a Cagliari il 29 aprile prossimo, verrà a vederti?
Che i cieli siano più immensi un po’ ovunque.

E ai giovani che amano la musica?
Insistere, crederci e insistere. Più che mai di questi tempi.

C’è qualcosa di biondo che arriva anche a Cagliari. Noi la aspettiamo!